Cyberspazio secondo Pierre Lévy


"Se l'ascesa inarrestabile dell'automobile che caratterizza il Ventesimo secolo corrisponde più che altro un desiderio di potenza individuale, la crescita del cyberspazio, invece, corrisponde piuttosto a un desiderio di comunicazione reciproca e d'intelligenza collettiva. A questo riguardo, l'errore comune è confondere le autostrade informatiche e il cyberspazio. Il cyberspazio non è una particolare infrastruttura tecnica di telecomunicazione, ma una certa maniera di servirsi delle infrastrutture esistenti, per quanto imperfette o disparate siano. L'autostrada informatica rinvia a un insieme di norme software, di cavi di rame o fibre ottiche, di collegamenti satellitari ecc. Il cyberspazio, invece, mira, attraverso collegamenti fisici di qualsiasi genere, a un tipo particolare di rapporto tra le persone" . (Pierre Lévy, Cybercultura. Gli usi sociali delle nuove tecnologie, Milano, Feltrinelli, 1999, p. 120).