Pedagogia: Il metodo Steiner


di Eddy Chiapasco

"La vita stessa è la grande scuola di vita e si potrà uscire dalla scuola nel modo giusto soltanto se dalla scuola si porta con sè la capacità di imparare a conoscere la propria vita dalla vita." (Rudolf Steiner)

Nel 1919 a Stoccarda l'industriale Emil Molt, creò una scuola per i figli degli operai della fabbrica Waldorf-Astoria e ne affidò la guida pedagogica a Rudolf Steiner (1861 - 1925).

Da allora, il metodo steineriano si è diffuso molto in Europa, come metodo educativo alternativo a quelli tradizionali, diventando anche in Italia un punto di riferimento per molte famiglie. Il metodo pone l'attenzione sul ruolo svolto nell'educazione dalla famiglia e dalla scuola che devono operare in modo congiunto e complementare.

L'approccio pedagogico steineriano propone, oltre alle materie tradizionali:

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l'euritmia, ossia un'arte del movimento a cui diede vita Steiner stesso e che rende visibili la musica ed il linguaggio attraverso le nozioni di ritmo, battuta, melodia, altezza, suoni, metrica, e che trova il suo momento di maggiore espressione nelle recitazioni corali rappresentate durante le feste scolastiche;
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la pittura e la musica, che rivestono un ruolo significativo con lo scopo, non di creare artisti in erba, ma di accompagnare la crescita delle capacità percettive, della sensibilità e dell'apprendimento globale del bambino.
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le feste, a scadenza trimestrale, che assumono grande importanza, sono intese sia come momenti aggregativi e di scambio sia come banco di prova per mostrare a se stesso ed ai compagni, agli insegnanti ed ai genitori ciò che il bambino ha appreso nel corso delle lezioni.

I programmi didattici si evolvono a seconda delle diverse fasi di età attraverso le quali passa lo studente:

1-3 anni di vita (periodo prescolastico)
Nei primi tre anni di vita, il bambino impara molte più cose che in tutti i successivi anni di studio. Il principio dell'apprendimento è l'imitazione. Semplici attività della vita casalinga o attività artigianali vengono osservate e imitate con ricchezza di fantasia. Il metodo steineriano propone in questa fase giochi di rappresentazione, versi ritmati, un ascolto di fiabe e canto. Dare vita a materiali naturali come ramoscelli di legno, pigne, oppure teli colorati, trasformandoli di volta in volta secondo le intuizioni degli alunni e adattandoli agli usi più diversi. In queste attività si sviluppano le capacità di udito e di linguaggio, come pure tutte le altre funzioni sensoriali.

Il primo periodo scolastico
L'autorevolezza del maestro, che ottiene, in un primo momento, l'illimitato consenso dei bambini, è la chiave verso il mondo. Ciò che nei primi tre anni di scuola egli illustra attraverso fiabe, leggende e miti e viene dai bambini accolto per immagini pone il fondamento per una configurazione artistica. Vengono proposte attività di disegno pittorico, detti, canti e poesie.
L'insegnamento della lingua straniera viene introdotto nelle primissime classi per proseguire per tutto l'iter di studi. Particolare attenzione viene posta all'espressione musicale ed al lavoro manuale, che inizia con il lavoro ai ferri e all'uncinetto per ragazzi e ragazze.

Dal nono al dodicesimo anno
Dopo il nono anno di età il rapporto con l'ambiente e l'autorità cambia, il rapporto di autorità nei confronti dell'educatore viene messo alla prova.
La scuola propone contenuti nuovi, come ad esempio arti e mestieri, tecniche di coltura, si ara, si semina, si miete, si trebbia, si macina e si cuoce nel forno. In tale attività si destano la comprensione e la gratitudine per il nostro pane quotidiano.
La storia del proprio paese, i primi elementi di geografia e di storia, aprono la visuale sull'ambiente circostante. In questa età si sviluppano simpatia e antipatia: simpatia verso gli eroi nobili e liberatori - antipatia verso le figure negative o malvage.
Prima delle classi superiori si evita di sottolineare i nessi causali.

Dal dodicesimo anno fino all'adolescenza
Nel dodicesimo anno di età sorge il desiderio di intuire i processi fisici, di scoprire il chimismo della natura, di capire l'economia, il commercio, le leggi e la giustizia.
In questa fase vengono trattate in maniera fenomenologica materie come la fisica e la chimica, vengono praticate la geometria e l'astronomia, si getta un primo sguardo nella natura del denaro e della banca e si esercita il calcolo delle percentuali, degli interessi, degli sconti e del cambio.

Le classi superiori
Il riferimento per gli allievi non è più la guida del maestro di classe, ma insegnanti specializzati e competenti, che conferiscono all'insegnamento periodi di nuovi accenti. La comprensione, destata nel sentimento, per la natura e il lavoro dell'uomo, ha bisogno ora della visione chiara e autonoma, di abbracciare in modo autosufficiente l'ambito naturale sociale e tecnico. In vista di tale meta vengono ulteriormente elaborate tutte le materie e portate a un livello più alto.
Ora ha un senso introdurre obiettive considerazioni e scoprire i nessi causali al fine di sviluppare un giudizio appropriato e individuale. A ciò si perviene soltanto passando per un più lungo cammino. Accanto alle materie scientifiche e letterarie si svolgono diversi insegnamenti di tipo artistico e manuale; così oltre a musica ed euritmia, sempre presenti nei cinque anni del liceo, si succedono a seconda dello sviluppo e dell'età dei ragazzi periodi di falegnameria, pittura, recitazione, disegno in chiaroscuro, modellaggio della creta, battitura del rame, tessitura, cartonaggio, legatoria, scultura del legno e del marmo e topografia.