Sul determinismo
Una descrizione statistica è preferibile a nessuna descrizione. Ciò non toglie che si tratti comunque di una soluzione di fortuna; in questo senso i cantori dell'indeterminismo statistico mi fanno pensare a quei generali sconfitti che dissimulano rapide ritirate dietro comunicati trionfanti.
[da René Thom, "In guisa di conclusione" in Krzysztof Pomian (a cura di), Sul determinismo, Il Saggiatore, Milano, 1991, pag. 121]
[Riguardo alle ragioni delle reticenze del determinismo] vi sono innanzitutto coloro i quali vogliono salvaguardare il libero arbitrio degli uomini. E' una motivazione assolutamente rispettabile; personalmente questo conflitto non mi coinvolge troppo poiché, da un lato, so che esistono forme estremamente complesse di determinismo le cui manifestazioni si approssimano assai da vicino alla spontaneità del vivente; e poi, dall'altro lato, perché non credere che possiamo interiorizzare mentalmente una buona parte del determinismo che ci guida, nel senso che questo determinismo siamo noi stessi?
[da René Thom, Op. cit., pag. 126]
Che cos'è la casualità
L'unica definizione possibile non può che avere valenza negativa: aleatorio è un processo non simulabile da qualsivoglia formalismo. Affermare che "il caso esiste" equivale perciò a prendere una posizione ontologica consistente nell'affermare la realtà dei fenomeni naturali che non potremo mai descrivere, dunque mai comprendere.
[da René Thom, "Basta con il caso, taccia il rumore" in Krzysztof Pomian (a cura di), Sul determinismo, Il Saggiatore, Milano, 1991, pag. 48]
René Thom: Determinismo e Casualità
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